Il concerto presenta in gran parte musiche di Antonio Brunelli, maestro di cappella del Duomo di Prato: il Brunelli non era pratese di nascita e lavorò in città per circa quattro anni su mandato granducale, prima di essere promosso alla direzione della musica in Santo Stefano dei Cavalieri a Pisa. Fu insigne teorico, ben inserito nella cerchia musicale italiana di alto livello in quel momento di profondo cambiamento musicale che fu il passaggio fra ‘500 e ‘600.
Il rapporto di Brunelli con Prato non fu transitorio e di circostanza: durante il suo mandato si identificò sempre, nelle sue pubblicazioni, come maestro della cattedrale di Prato ed omaggiò la città nel titolo del suo secondo volume di musica sacra dato alle stampe, il “Prato di sacri fiori musicali” che costituisce il nucleo del concerto.
Il programma prevede anche brani di Giovanni Croce, il cui libro di salmi faceva parte della dotazione della cappella musicale, e di Josquin Desprez. Quest’ultimo, uno dei più famosi polifonisti di epoca rinascimentale, probabilmente non ebbe alcun legame storico con Prato. Tuttavia essendo citato spesso come Gioschino da Prato o “pratensis” e non avendosi definitive informazioni sul suo luogo di nascita, fece pensare a Roberto Fioravanti, celebre operatore culturale pratese del secolo scorso, che potesse essere nato proprio a Prato.
Inserito nel programma in ricordo proprio dell’impegno di Fioravanti per la musica a Prato, sebbene la sua teoria pur affascinante sia verosimilmente priva di qualsiasi fondamento.
Ingresso libero – Prenotazioni su Eventbrite
Obbligo di Green Pass e mascherina.
Dettagli dell’evento:
Quando:
Giovedì 6 Gennaio 2022 (ingresso dalla porta Datini, su via San Bonaventura)
Ore: 21.00
Dove:
Chiesa di San Francesco